Perché, ora più che mai, abbiamo bisogno di cosmetici alla vitamina C

2 Ottobre 2020
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Certo, molto dipende dalla stagione. Ma se la C resta la star indiscussa tra le vitamine amiche del nostro benessere, indipendentemente dalla stagionalità, una ragione c’è.

Più d’una, a dirla tutta. Come suggerisce il cosmetologo Umberto Borellini, «si tratta di un valido anti-ossidante, oltre a rappresentare un alleato del sistema immunitario. È, inoltre, un elemento fondamentale in molte reazioni metaboliche: prende parte alla sintesi di aminoacidi, ormoni, collagene. E ancora: un’assunzione regolare di acido ascorbico (o L-ascorbico, nome scientifico della vitamina C) favorisce l’assorbimento del ferro da parte dell’organismo e contribuisce a potenziare l’energia cellulare».

Combina principi attivi della frutta, ricchi ini vitamina C e antiossidanti, insieme a una tecnologia a base di oligosaccaridi di cicoria, per stimolare la sintesi del collagene, la rigenerazione cellulare. Da Freshly Cosmetics, Energy C Facial Mask (50 ml – 26 euro)

A contatto con la pelle, l’Esfoliante a caldo Vitamina C di Anew – marchio di skincare che fa capo ad Avon – sprigiona una piacevole sensazione di tepore che favorisce l’apertura dei pori e la loro detersione (75 ml – 11 euro)

L’estratto di carciofo e di trifoglio vantano doti illuminanti, l’acido ialuronico e il muschio irlandese accrescono idratazione ed elasticità. Se ne avvale Vitamin C Radiance Serum della linea Honest Beauty (30 ml – 34,95 euro)

Ma la vitamina C ha decine di impieghi anche in ambito cosmetico. «É un valido anti-età», spiega Patrizia Gilardino, medico estetico a Milano. «Ha il potere di neutralizzare i radicali liberi responsabili dei processi ossidativi a carico della cute. In più, effettua una delicata esfoliazione superficiale, eliminando cellule morte e impurità a livello dello strato corneo. Non da ultimo, stimola la produzione di collagene, contribuendo a preservare l’elasticità dei tessuti e a rallentare la formazione di rughe e segni d’espressione».

Soprattutto, la vitamina C è sfruttata, a livello cosmetico, per le doti schiarenti: «è un ingrediente chiave nel trattamento delle macchie cutanee», conferma Gilardino. «Agisce su due fronti in contemporanea: da una parte lenisce le infiammazioni tissutali responsabili di innescare l’accumulo di pigmento. Dall’altra, inibire un’enzima, chiamato tirosinasi, coinvolto nella produzione di melanina.

In questo modo regolarizza la produzione del pigmento scuro e ne favorisce una distribuzione più uniforme. E, al contempo, accresce la luminosità cutanea superficiale».

Nuovo all’interno della gamma Attivi Puri di Collistar, Vitamina C + Alfa-Arbutina è un preparato in gocce dall’efficacia illuminante potenziata. Ideale già a partire dai 20 anni, prevede una base acquosa ideale a garantire il livello ottimale di idratazione cutanea (30 ml – 44 euro)

Si ispira alla tecnica della mesoterapia (prevede l’iniezione nel derma di un blend rinvigorente di vitamine, minerali, aminoacidi e acido ialuronico) Mésolift C 15, trattamento anti-fatica firmato Lierac, formulato con il 15 per cento di vitamina C pura (55 euro)

In fiale, C-Vit Intense Serum di Sesderma contiene vitamina C pura al 12 per cento, per un’azione rivitalizzante immediata (10 fiale – 21 euro)

Un ingrediente dalle tante virtù, insomma, con un unico, macroscopico difetto: «la vitamina C è instabile», sottolinea Umberto Borellini. «In pratica, comincia a irrancidire nel momento in cui entra in contatto con l’ossigeno, fino a perdere efficacia nell’arco di poche ore». Un ostacolo che la cosmetica è stata in grado di aggirare. «I cosmetici che vantano vitamina C pura contengono acido ascorbico in polvere o liofilizzato», spiega il cosmetologo. «Viene inserito all’intero di liposomi che lo inglobano e ne evitano la distruzione. Oppure, la polvere è venduta in confezioni sigillate che vanno aperte e mescolate (ad acqua, per esempio) pochi secondi prima dell’applicazione».

Quando non si parla di vitamina C in forma pura, invece, significa che l’acido L-ascorbico è presente in versione esterificata. Riprende Umberto Borellini: «la si ottiene trattando l’acido ascorbico con alcol, così da ottenere quello che in gergo tecnico è detto, appunto, estere». Così trasformata perde gran parte della sua incisività, ma diventa più stabile e acquista doti di liposolubilità. «Un vantaggio enorme: per sua natura, infatti, l’acido ascorbico è esclusivamente idrosolubile, cioè compatibile con formule a base acquosa: sieri, tonici, essence e fiale. Una volta trasformato in estere, invece, può essere addizionato a emulsioni dalla texture oleosa, come creme e maschere».

Capitolo a parte spetta ai trattamenti in fiale effetto urto, «di cui la vitamina C è, spesso, l’assoluta protagonista», aggiunge la dottoressa Gilardino. «Si tratta di validi alleati cosmetici cui ricorrere ai cambi di stagione o in ogni momento in cui la pelle si presenta particolarmente ruvida, opaca e stanca».

Messa a punto dai laboratori Bioline Jatò, la Crema Essential C della gamma De-Ox C Evolution sposa vitamina C, estratto di arancia dolce e burro di karité per infondere energia alla pelle sotto stress (50 ml)

Contiene biotina, vitamina C e collagene: integratore per pelle, unghie. e capelli Biotin C Plus di Nutrilite, marchio Amway (90 compresse – 24,74 euro)

Firmato Neauvia Cosmetics, il siero C-Shot vanta la più alta concentrazione di vitamina C in forma stabile (pari al 30 per cento) all’interno del segmento cosmetici (30 ml – 91,50 euro – https://neauviashop.it)

Un accenno, infine, alla posologia: «nel caso di una pelle ancora giovane e tonica, che non manifesta inestetismi particolari, l’uso di una crema arricchita con vitamina C può essere sufficiente a preservare freschezza e rimandare la comparsa delle prime rughe», sottolinea Patrizia Gilardino. «In alternativa, può essere interessante avvicinarsi all’acido ascorbico con una maschera settimanale, già a partire dai 25-30 anni, utile in particolare a chi vive in ambienti inquinati, si è esposto a lungo al sole, ha ritmi di vita particolarmente stressanti. «Diverso il discorso in presenza di macchie o di un viso caratterizzato da opacità e perdita di tono. In questo caso suggerisco una routine cosmetica più incisiva: effettuata la detersione, comincia applicando un siero con vitamina C in concentrazione non inferiore al 5 per cento (meglio ancora se con valore incluso tra 10 e 20). Quindi passa alla crema giorno. Anti-invecchiamento, elasticizzante, idratante o rigenerante: scegli in base alle esigenze cutanee, considerando che la presenza di acido ascorbico basta, di per sé, a incrementare l’efficace anti-radicalare del soin. Almeno una volta alla settimana, integra il rituale con una maschera ultra-concentrata, a scelta tra una formula schiarente, “dissetante” o rigenerante. Anche in questo caso il consiglio è selezionare il cosmetico in base all’aspetto delle pelle e alla sue necessità».