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Non costano poco, comunque meno di un intervento chirurgico.
Non offrono soluzioni definitive, ma a lungo, a volte lunghissimo termine.
Non impongono uno stop alle attività quotidiane.
Soprattutto, consentono di intervenire in modo mirato sulle “pecche” che proprio non mandiamo giù. Quelle di cui ci lamentiamo da sempre, su cui si sofferma lo sguardo quando ci specchiamo. In tempi rapidi e un numero contenuto di sedute.
A seguire, tutto quel che di nuovo offre la medicina estetica nel trattamento del corpo.
1. COOLSCULPTING
«È la metodica del momento»: così la dottoressa Annalisa Dessì introduce la crioterapia. «Prevede l’impiego delle basse temperature per congelare le cellule adipose, causandone la morte. L’eliminazione avviene in modo del tutto naturale, attraverso le urine». Freddo sì, ma quanto freddo? «Le aree interessare vengono trattate a una temperatura che oscilla tra -11 e -13 gradi centigradi. La sensazione iniziale, a fior di pelle, è ovviamente di freddo intenso, ma trascorsi pochi minuti la parte è come anestetizzata e la procedura diventa totalmente indolore».
Il trattamento “sottozero” non è una novità in sé; lo è la metodica Coolsculpting messa a punto da Allergan Aesthetics: «prevede l’uso di un macchinario tecnologicamente avanzato per trattare le principali aree del corpo interessate da accumuli adiposi», riprende la specialista. «Quindi addome, glutei e sottoglutei, interno ed esterno coscia, ginocchia, pliche dorsali e braccia». Esiste un secondo caso in cui Coolsculpting non è consigliabile: «a fonte di un’obesità seria non è il programma adatto. In tutte le altre casistiche, il metodo rivela un’efficacia immediatamente quantificabile».
In una seduta di Coolsculpting viene eliminato il 25-30 per cento di cellule adipose presenti nell’area trattata.
Un dato eccezionale, che spiega come mai, in linea generale, da 1 a 2 sedute di crioterapia siano sufficienti ad appagare le aspettative dei clienti. Il trattamento in sé ha una durata di 30 minuti e prevede il trattamento di una sola area per volta. «Il macchinario è muniti di manipoli di diversa grandezza: 10 x 10, 15 x 15 o 20 x 20 centimetri. La scelta dipende dall’ampiezza della parte del corpo da trattare. Una volta azionato, il manipolo comincia a raffreddare la zona, parallelamente effettuando una sorta di vacuum, in modo da sollevare la plica di adipe per meglio freezarla. Trascorsi 30 minuti, l’area trattata viene massaggiata a vantaggio della ripresa del microcircolo; al termine, il cliente può rivestirsi e riprendere le normali attività». La dottoressa Dessì suggerisce di abbinare Coolsculpting a una dieta a basso contenuto di grassi e ad attività in grado di incrementare la circolazione sanguigna e il battuto cardiaco: jogging, nordic walking, bicicletta o qualunque altra specialità di tipo aerobico che impegni gli arti inferiori. I costi variano in base all’area da trattare, ma si attestano, indicativamente, su 650 euro a zona a seduta (che possono scendere a 500 nel caso si scegliesse di intervenire su più parti).
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2. CELLFINA
Anche CellFina non può essere considerata una novità assoluta: «in Italia è presente da un paio di anni», ammette il dottor Umberto Tozzi, specialista medicina e chirurgia estetica ad Aversa. Tuttavia, quel che la rende unica e a oggi insuperata è l’efficacia nel trattamento della cellulite fibrosa: «la più antipatica da affrontare, perché causa di irregolarità sulla superficie della pelle e renitente anche alla dieta più severa». Il macchinario è una creazione Merz Pharma Italia: si avvale di un aghetto dotato di punta a sega che penetra la pelle e recide i setti fibrosi da cui dipendono gli avvallamenti visibili in superficie. «La tecnica è detta sub-incisione ed è in uso da almeno 20 anni», aggiunge Tozzi.
«L’aspetto innovativo di CellFina è legato al fatto che il manipolo, mentre recide, effettua una sorta di vacuum, sollevando la depressione cutanea causa dei buchetti cellulitici».
Il trattamento avviene in anestesia locale: è totalmente indolore, ma può causare lividi persistenti anche 10 giorni. «Poche le controindicazioni: la tecnica è adatta al solo trattamento dei glutei e in presenza di cellulite di III e IV stadio; è sconsigliata in caso di gravidanza e in presenza di cellulite poco evidente, di I e II stadio». La seduta con CellFina ha un costo che oscilla tra 3 e 4 mila euro e andrebbe ripetuta almeno una volta all’anno (a volte anche 2), perché i setti fibrosi possono riformarsi.
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3. VASER SMOOTH
Agisce in modo simile a CellFina, ma al posto dell’ago, per recidere i setti fibrosi utilizza ultrasuoni. Parliamo di Vaser Smooth: «di recente messa a punto, è una tecnica particolarmente adatta a trattare la cellulite», riprende il dottor Tozzi. «Può essere impiegata da sola o abbinata a Vaser Lipo, un procedimento di liposuzione che consente di sciogliere il grasso in eccesso utilizzando – anche in questo caso – microvibrazioni ultrasoniche». Vaser Smooth impiega una cannula che viene inserita a una profondità di 2-3 centimetri sottopelle, attraverso un fiorellino nel solco del sottogluteo ampio da 3 a 5 millimetri. Una volta raggiunto il target (l’adipe), la canulla emette ultrasuoni che vanno a frantumare i setti fibrosi». Una sola seduta è adatta a trattare l’area del gluteo e il costo è di circa 3 mila euro.
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4. J-PLASMA DI RENUVION
«È una metodica ancora poco nota e utilizzata in Italia», dice il chirurgo Tozzi in merito a J-Plasma di Renuvion. «In linea generale, la si utilizza in abbinamento alla liposuzione tradizionale o in versione Vaser (quindi con ultrasuoni) per restituire tono e turgore alla pelle nelle aree del corpo trattate. Se la cute ha perso elasticità, infatti, nelle parti svuotate dall’adipe apparirà flaccida, compromettendo la piacevolezza del risultato». J-Plasma si avvale di una cannula collegata a un macchinario: la cannula è cava, al suo interno viene fatto passare del gas in modo tale che si distribuisca uniformemente tra i setti fibrosi. A questo punto il gas viene “acceso”, determinando un momentaneo surriscaldamento dei tessuti che si traduce in una retrazione istantanea».
La “combustione” dura un istante, sufficiente a creare quella che in gergo medico è detta fibrosi sottocutanea, ma troppo breve perché il cliente avverta dolore, né fastidio.
«I risultati sono interessanti: in caso di liposuzione, i tessuti registrano una retrazione pari al 10 per cento. Se vi si abbina J-Plasma, vi si aggiunge il 30 per cento di ulteriore retrazione», spiega Tozzi, tra i pochi, in Italia, a utilizzare tale tecnica. Il procedimento è adatto a tutte le aree del corpo interessate da lassità: addome, interno braccia, interno cosce…
Il costo del trattamento va da 1.000 a 2 mila euro, da aggiungere al costo della liposuzione. La durata dell’intervento sull’addome è di circa 1 ore e mezza, mentre per trattare una gamba intera, dal gluteo alla caviglia, possono volerci 3 ore.
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5. SUMMER PREP LEGS THERAPY
Non ha controindicazioni Summer Prep Legs Therapy, trattamento specifico per il rimodernamento delle gambe. «Tre gli step previsti dal procedimento», spiega la dottoressa Elena Giampetruzzi, medico estetico specializzato in Medicina Rigenerativa ed Antiaging presso il Centro di Nutrizione e Medicina antiaging Cerva 16 di Milano. «Il primo passaggio prevede l’assunzione di integratori ricchi in attivi ad azione anti infiammatoria, alcalinizzante e depurativa, per favorire la microcircolazione, ridurre il ristagno di liquidi, incoraggiare lo smaltimento delle tossine». Il secondo step serve a preparare la pelle: prevede un peeling chimico esfoliante dalle virtù illuminanti e tonificanti. «Lo si può effettuare anche in pausa pranzo, perché ha una durata di pochi minuti, cui seguirà un trattamento a base di acido ialuronico ad alta concentrazione per reidratare il tessuto e la cute».
Infine il terzo step: «si procede con un massaggio manuale modellante e drenante a base di oli essenziali e aromi naturali ricchi soprattutto di vitamina E». Il costo del trattamento è di 350 euro.
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6. BIODERMOGENESI
Il professor Sergio Noviello, direttore sanitario di Sergio Noviello Cosmetic Surgery & BAT Centre di Milano si riferisce alla Biodermogenesi come a «una delle novità più interessanti del 2021. Basti dire che l’apparecchiatura è stata selezionata dall’Agenzia per l’Innovazione della Presidenza del Consiglio fra i brevetti italiani a più alto contenuto tecnologico e innovativo». Si tratta di un metodo non invasivo per la rigenerazione cutanea che sfrutta una sinergia basata sui campi elettromagnetici uniti all’elettrostimolazione e al vuoto. «Determina un aumento quantitativo e qualitativo di collagene di tipo III e di fibre elastiche», riprende l’esperto. «In parallelo, aumenta l’idratazione tissutale, normalizza il pH, favorisce il rinnovamento cellulare». La conseguenza?
A livello del corpo, consente di trattare le smagliature su tutti i fototipie cutanei, rendendo i solchi meno profondi e maggiormente “abbronzabili”, con risultati stabili nel tempo.
Non solo: grazie all’aumento di fibre elastiche, assicura maggiore turgore alla pelle nelle aree trattate, con un conseguente rimodellamento. Aspetto, questo, che rende la Biodermogenesi adatta anche al trattamento delle parti cellulitiche, di cui migliora l’uniformità e la compattezza cutanea.
Privo di effetti collaterali, il metodo non prevede limitazioni al proprio stile di vita e nemmeno all’esposizione solare.Il professor Noviello suggerisce dalle 6 alle 12 sedute, al costo di 200 euro l’una.
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7. SCULPTRA
Il punto di partenza: i muscoli dei glutei sono pesanti e, in quanto tali, destinati a scendere con il passare degli anni – che tolgono turgore alla pelle – e la complicità della forza gravitazionale. A meno che… «Si può fare affidamento su Sculptra, il trattamento di medicina estetica nato proprio per arginare il problema», racconta la professoressa Dvora Ancona, medico chirurgo estetico e direttore del Centro Medico Dvora di Milano. «Utilizza acido prolilattico che agisce sul derma alla stregua di un bio-stimolante, sollecitando la produzione di nuovo collagene da parte dei fibroblasti. In questo modo, permette non solo di aumentare la tonicità cutanea e rimpolpare il tessuto svuotato dei glutei, ma anche di offrire una piacevole sensazione di naturale morbidezza al tatto. «L’acido profilattico, inoltre, offre il vantaggio di essere biodegradabile e biocompatibile: a differenza dei comuni filler riempitivi, in pratica, Sculptra viene riassorbito dall’organismo in modo lento e naturale».
Consigliato a donne e uomini di qualunque età, garantisce risultati visibili fino a 2-3 anni, a fronte di un ciclo di trattamenti da 3-4 sedute a distanza di 1-2 mesi l’una dall’altra. Ogni seduta ha una durata di circa 30 minuti e un costo indicativo di 500 euro.
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8. ONDA COOLWAVES
Offre il vantaggio di agire, in un colpo solo, sui tre principali “spauracchi” femminili: la presenza di cellulite, la perdita di turgore della pelle, l’eccesso di adipe. «Per riuscirci, Onda Coolwaves ricorre a micro correnti in grado di agire, in modo selettivo, sulle cellule adipose», spiega la dottoressa Marina Pagano, medico estetico a Scafati (Salerno). «In pratica, emette una frequenza che raggiunge in modo mirato lo strato di grasso e ne causa il surriscaldamento, portando la temperatura locale a 50-55 gradi. Questo, a sua volta, determina il collasso della cellula, successivamente eliminata dall’organismo attraverso il sistema linfatico». La riduzione dei cuscinetti, quindi, è il primo, evidente risultato della metodica, ma non l’unico.
«Il calore generato dall’apparecchio si propaga dal tessuto adiposo al derma profondo, dove induce una contrazione di collagene ed elastina, a tutto vantaggio del tono cutaneo, che sarà progressivamente ripristinato».
Il trattamento si avvale in un apparecchio messo a punto da Deka collegato a un manipolo ad ampiezza fissa, pari a 15×15 centimetri. «Può applicarsi a braccia, addome, fianchi e gambe», aggiunge la dottoressa Paola Caminiti, medico estetico a Saranno (VA), che puntualizza: «non presenta controindicazioni, fatta eccezione per chi ha una spicca sensibilità al calore. La temperatura superficiale, infatti, raggiunge 40 gradi centigradi».
Il ciclo consigliato include 3-4 sedute della durata di 30-40 minuti l’una, a distanza di 40-45 giorni. «In una seduta, è possibile trattare fino a 6 zone contemporaneamente», dice Pagano, che suggerisce trattamenti di carbossiterapia tra un appuntamento e il successivo, per aiutare il microcircolo. I costi di Onda Coolwaves oscillano tra 300 e 400 euro a seduta.
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9. SCHWARZY
C’è ancora Deka dietro la “rivoluzione” Schwarzy, trattamento finalizzato alla tonificazione muscolare. «Genera un campo elettromagnetico che determina rapide contrazioni dei muscoli di braccia, addome, glutei e gambe», spiega Caminiti. «Non una semplice sollecitazione, al pari degli elettrostimolatori già presenti sul mercato. Schwarzy si differenzia per due ragioni. La prima ha a che vedete con l’intensità della contrazione, che in gergo tecnico viene definita sovramassimale.
In pratica, induce il muscolo a lavorare come non sarebbe possibile in modo autonomo, neanche a livello agonistico.
Non è un caso che la metodica sia stata adottata anche da atleti professionisti, consapevoli di avere a disposizione in alleato di tutto rispetto». Il secondo punto a favore della nuova apparecchiatura Deka è la piacevolezza: «la stimolazione muscolare poteva rivelarsi fastidiosa; ora, al contrario, risulta rilassante. La macchina, infatti, può essere programmata in modo da dosare il lavoro in base all’età, al grado di allenamento e alle aspettative del cliente».
Schwarzy si avvale di due elettrodi sotto forma di piastre che vengono appoggiate alla parte da trattare: «la seduta ha una durata di circa 40 minuti, da ripetere una paio di volta alla settimana, perché il muscolo vive di memoria, ha bisogno di essere allenato con costanza perché i risultati penetrino i circuiti neuronali», puntualizza Pagano, che suggerisce non meno di 8 trattamenti mensili.
I risultati dipendono da fattori quali età, stile di vita, alimentazione: «in linea generale si ottiene una ridefinizione del muscolo, che a sua volta determina un miglioramento dell’aspetto della pelle nell’area trattata. Non solo: migliorando il tono delle fasce di addome e schiena, Schwarzy ha il plus di migliorare notevolmente anche la postura», conclude Caminiti.
Non adatto a chi ha protesi o è portatore di pace-maker, il trattamento ha un costo di circa 300-400 euro a seduta.
