Terra abbronzante: i segreti per scegliere e applicare al meglio il prodotto-icona dell’estate in arrivo

Dici terra abbronzante e pensi al trucco Anni ’80. Naturale: la più gettonata tra i cosmetici “estivi” è stata l’emblema di un certo tipo di approccio alla vita. Vitale, radioso, solare. Come di chi passa il fine settimana sui campi da golf, le piste da sci, la terra rossa del tennis club. 

La terra di oggi è tutt’altra cosa. Basta provare per rendersene conto.

Se prima avevamo a che fare con una polvere libera difficile da dosare ed estremamente carica di pigmento, oggi si tratta di polveri tanto fini da risultare impalpabili.

E incredibilmente facili da sfumare: l’arcinota Terracotta di Guerlain, per fare un esempio, è stata declinata in una nuova variante, chiamata Nude, che contiene Gemnude Light, un complesso-camaleonte che riesce ad adattare la polvere a qualunque tonalità di incarnato, per un finish iper naturale. Persino in inverno.

Terra abbronzante: come applicarla in tre step

1. La prima raccomandazione è scegliere un pennello adatto alla sua dispersione: il modello ideale è tondo, ampio e ha setole morbide. Il kabuki, per intenderci, è l’ideale. In alternativa, chi ha poca manualità e teme il rischio-accumuli, può ricorrere al pennello a ventaglio: raccoglie una quantità minima di prodotto e le rilascia poco alla volta, creando un velo impercettibile di colore a fior di pelle. 

2. Individuato l’accessorio adatto, non resta che procedere. Se desideriamo un finish uniforme, il consiglio è intingere il pennello nella confezione e muoverlo in senso rotatorio, perché le setole si “sporchino” in modo omogeneo e rilascino pigmento in modo altrettanto omogeneo. Partiamo colorando i lati del viso e procediamo verso l’interno: un accorgimento utile a evitare che si formino accumuli proprio dove risulterebbero più evidenti.
Se invece vogliamo ottenere un trucco che ricordi l’effetto delle prime esposizioni al sole, il consiglio è limitarsi a colorare i punti del viso in rilievo, ovvero quelli che si scuriscono per primi. Parliamo di fronte, punta del naso e zigomi.

3. Il segreto è applicare poco prodotto alla volta, fino a raggiungere l’intensità desiderata. Se prelevi e applichi troppa terra in una volta sola, rischi il temuto effetto macchia. 

I 4 errori più comuni

1. Il primo è applicare la terra su una pelle umida di acqua o di idratante. Per essere certa di non sbagliare, prima della terra, cospargi il viso con un velo di cipria.

2. Evita di utilizzare lo stesso pennello per applicare cipria, terra, fard. Ogni prodotto deve avere uno strumento a sé.

3. Ad applicazione ultimata, ricorda di pulire le sopracciglia dalla terra che vi si è raccolta.

4. Quarto e ultimo scivolone da evitare: quando pennelli gli zigomi, prolunga il tratto e colora anche i lobi delle orecchie, per evitare stacchi di colore tra una superficie e l’altra».

Opaca o Glitter: quale preferite e perché

La discriminante per scegliere tra un polvere opaca o una arricchita con pagliuzze dorate  è l’aspetto della pelle.

Spiega la make up artist Alessandra Semisa: «tutti i prodotti che riflettono la luce tendono a enfatizzare la texture sottostante.

Ciò significa che se iniziamo ad avere una trama irregolare, linee d’espressione, rughe o discromie, con una terra “scintillante” rischiamo di metterli in maggiore evidenza. Lo stesso vale per chi, sopratutto tra le giovanissime, ha problemi di acne o imperfezioni.

In questi casi consiglio una terra opaca. Al contrario, i riflessi dorati sono bellissimi sulla pelle abbronzata».

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