E la bellezza riscoprì la gentilezza: il trend della kind-skincare (in risposta alla violenza che ci circonda?)
Clémentine Lalande: «Cari uomini, se a discriminarvi fossimo noi?»
Ha cambiato le regole del corteggiamento on line con una dating app dove, a condurre il gioco, sono le donne
L’anti-dieta di Caroline Dooner (e perché ci farà perdere peso)
Magro non è necessariamente sano, grasso non è necessariamente brutto. Lo spiega nel suo libro un’autrice schierata contro i “malintesi pericolosi”. Convinta che l’ultima parola, in fatto di cibo, spetti al corpo
Il progetto Biancamore, tra aneddoti di famiglia, intuizione e latte di bufala
Da Paestum agli Stati Uniti e ritorno. Il percorso di due fratelli innamorati del Sud Italia ha portato alla nascita di un progetto che fonde cosmetica green, tradizione familiare e un ingrediente delle (insospettabili) doti anti-età
Alla Blu Moret Spa di Udine hanno messo a punto un trattamento corpo unico
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Tappa da Muzzi, dove gustoso e sano è un binomio possibile
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La versatilità della maschera-patch coreana
I Paesi asiatici hanno una vera fissazione per le maschere. Di qualunque forma, materiale e tipo. Non fa eccezione il coreano Dewytree, interessante mix di ingredienti naturali e ricerca scientifica. Tra le innumerevoli (davvero, c’è
Protette dai raggi UV anche in inverno: l’arma segreta è Alter Booster, il siero factotum di Purophi
Basta aggiungerne poche gocce alla “solita” crema per farne il più efficace dei filtri solari. Senza alterarne la formula, ma, al contrario, apportandovi attivi anti-age di origine naturale
Biologica, biodinamica e a km zero: la formula green del Burro Struccante Biofficina Toscana
Ha il colore del burro, profuma di frutti rossi e, una volta steso, si trasforma in latte. Identikit di un detergente dall’identità golosa
La coda di cavallo si conferma l’hairstyle più sorprendente di stagione
È rigorosa. Anzi no, sbarazzina. Ma anche raffinata, elegante, sensuale… È tutto questo e tanto altro. Parola dei più celebri couturier (che non si stancano di portarla in passerella)
Se dipenda – e in che misura – dagli eventi internazionali di cui siamo testimoni in queste settimane, non è dato sapere. Di fatto, la gentilezza è il trend cosmetico in maggiore ascesa riscontrato in questa prima parte del 2022. Con ogni probabilità, una risposta unanime alla violenza di cui capita di essere testimoni quotidiani. Un desiderio di quiete che parte dal cuore, investe la mente e coinvolge anche la sfera cosmetica.
La skin-kindness parte dal trattamento della pelle, complici linee formulate a partire da un numero ridotto di ingredienti, perlopiù naturali, in grado di riportare la pelle al naturale equilibrio. Come dire: a fronte di un ambiente che tende a scombussolare gli animi e scompaginare le reazioni organiche, riprogrammare i meccanismi cellulari è la prima mossa da fare. Con delicatezza e gli ingredienti essenziali perché la grana ritrovi uniformità, la superficie compattezza, il colorito una radiosità spontanea.
È un approccio di tipo olistico: ancor prima di intervenire sugli eventuali inestetismi, la skin-kindness agisce a livello emotivo, placando gli animi e, spesso, anche le infiammazioni, i rossori, le irritazioni.
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I MARCHI GENTILI E COME CI AIUTANO
Vi si rifanno marchi recenti, su tutti Ya.Be., che applica la mindfulness alla cosmesi naturale e vegan per creare una beauty routine costumizzata e gentile. I prodotti migliorano la qualità della pelle, i podcast abbinati a ciascuna formula suggeriscono il modo migliore per superare le avversità, (ri)trovare il sorriso, acquisire sicurezza.
Si allinea Iyo Skin, brand italiano il cui nome è ispirato a un’antica provincia del Giappone. Mission del neonato marchio è promuovere la cura della propria pelle attraverso la combinazione di ingredienti naturali accuratamente selezionati, al contempo celebrando l’individualità di ognuno. “Crediamo nella gentilezza verso la propria pelle: trattarla nel miglior modo possibile può aiutarci ad amare noi stessi», si legge sulla homepage del sito. Dove per gentilezza si intende «amore verso la propria individualità e peculiarità. Prendendo coscienza che l’omologazione è una mortificazione della bellezza che è in ciascuna di noi: unica, caratterizzante, esclusiva».
E Kindness si chiama la crema mani formulata da Saeka Bardelli, founder dell’omonimo marchio beauty. In parte toscana e in parte giapponese, la giovane imprenditrice auspica un ritorno alla gentilezza «per dimostrare il proprio affetto, ma anche per dare importanza alle persone e alle cose», come ha spiegato lei stessa. «La gentilezza è prima di tutto una condizione mentale», prosegue, «e permea tutto ciò che portiamo a termine. Considerato che le mani sono lo strumento con il quale agiamo ed entriamo in contatto con chi ci sta vicino, ho pensato che un cosmetico a loro rivolto non potesse chiamarsi diversamente. Kindness, ovvero gentilezza».
Punta a rasserenare anche Equivalenza, brand spagnolo specializzato in profumi, cosmetici e aromi per la casa e la persona che mixano alta qualità a prezzi accessibili. Tra le referenze ultime nate rientra la Wellness Collection, range di specialità per l’ambiente e la toiletry a base di oli essenziali. La gamma si divide in due filoni: Balance, rilassante e purificante e Magnetic, sensoriale e seducente. Il primo, in particolare, punta a garantire equilibrio tra corpo e mente attraverso l’uso delle fragranze ylang ylang e bergamotto, dalle proprietà calmanti e rilassanti.
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LA SVOLTA “EMOZIONALE” DELLA MEDICINA ESTETICA
Di bellezza olistica si parla addirittura in ambito medico-estetico. Il merito ad Allergan Aesthetics, società specializzata nello sviluppo di prodotti per la medicina estetica, il body contouring, la chirurgia plastica e la cura della pelle. Partiti dall’assioma per cui le emozioni si riflettono sul viso, gli esperti della Casa hanno sviluppato un approccio innovativo all’uso di filler riempitivi basato sugli “attributi emozionali”. Messo a punto dal chirurgo brasiliano Mauricio De Maio, permette di intervenire modificando i volumi del volto in modo personalizzato sulla personalità e la componente espressiva di ciascun paziente. Il medico, in altri termini, invita il paziente a entrare in contatto con le emozioni che esprime il suo viso, per decifrarne le caratteristiche e trovare assieme il modo migliore di valorizzarle. Banale? Tutt’altro. Quando il paziente viene invitato a guardarsi allo specchio, il medico lo introduce alla cosiddetta “tavola degli attributi emozionali”, perché consideri quanto i suoi sentimenti impattino sul viso. Un metodo insolito, che va oltre la correzione della singola ruga per arrivare, appunto, al cuore e alla mente.
