Ilaria Cavagna: «Il benessere è, letteralmente, ai nostri piedi»
- 2 Luglio 2019
- Talenti
La carriera e il successo di Ilaria Cavagna ne sono la dimostrazione lampante: quando ci si trova a un bivio e occorre scegliere in che direzione procedere, la decisione più saggia è affidarsi al proprio istinto.
Ilaria lo ha fatto nel 2006: incerta se restare in Italia o partire per gli Stati Uniti e ricominciare da zero (o quasi), ha scelto di rischiare. Ci è voluto coraggio: «si trattava di mettere in stand-by una carriera già avviata per andare incontro a qualcosa di nuovo, che avrebbe potuto portare a nulla». Invece le ha portato fortuna e popolarità: nata a Milano nel 1943, Ilaria Cavagna, oggi, è una delle trainer più richieste della Grande Mela, dove tiene corsi di pilates, Eldoa (metodo francese che lavora sulle articolazioni per lenire tensioni indolenzimenti) e Soma-training (fitness riabilitativo post-traumatico).
Non solo: «sempre più clienti si rivolgevano a me perché afflitte da dolori muscolo-articolari dovuti ai tacchi alti», racconta Ilaria. «Io per prima li amo, ma cerco di limitarli. Per il tipo di lavoro che faccio e perché sono consapevole delle ripercussioni che hanno a livello postulare».
Ed ecco la nuova sfida: inventarsi una ginnastica per i piedi che regali benessere all’intera persona. È nato così Feet-ness, un particolare training di allenamento coniato al pilates e destinato, più o meno, a tutti. «Più che una disciplina, è una sorta di sistema che, partendo dal basso, coinvolge l’organismo intero, con benefici che, dai piedi, si irradiano alle diverse parti del corpo», precisa. A ispirarla, la consapevolezza che «agire solo sulla parte che fa male non è sufficiente. Bisogna pensare a tutto il resto, sennò non si guarisce davvero».
Feet-ness rappresenta la naturale evoluzione di un percorso che Ilaria ha iniziato praticamente bambina: prima come ginnasta, poi come ballerina e dopo ancora come performer della compagnia di danza acrobatica Kataklò. «La mia non è una crociata contro i tacchi, al contrario», tiene a precisare. «Feet-ness è rivolta a donne e uomini, a chi ama le décolleté e a quante preferiscono le ballerine, a chi pratica sport e ai sedentari. Di base, fornisce gli strumenti necessari a neutralizzare le tensioni accumulate a livello muscolo-articolare al termine di una giornata… fuori asse!». Il tipo di calzatura che indossiamo, infatti, non è il solo responsabile dei cosiddetti vizi di postura: «se il lavoro che svolgiamo ci costringe a interfacciarci continuamente con lo smartphone, per esempio, con tutta probabilità cammineremo inclinati in avanti senza neanche farci caso».
Come Ilaria sia arrivata a Rescue Loop, dopo aver messo a punto Feet-ness, è piuttosto intuito: Rescue Loop è il primo fitness-tool destinato all’allenamento degli arti inferiori. Apparentemente molto semplice, consiste in due anelli in cuoio collegati da una robusta molla. «È destinato alla muscolatura degli arti inferiori e della schiena, che stimola anche solo con 10 minuti di esercizi di potenziamento e allungamento». I benefici? «Due sessioni settimanali riducono lo stress muscolare, alleviano le infiammazioni a carico di ginocchia, fianchi e zona lombare della schiena, migliorano la postura e l’andamento».
Quando ti senti bella?
La bellezza per me è un insieme di cose: sentirsi appagate, soddisfatte, “confident”, felici a livello personale, sul lavoro, nelle relazioni con gli amici. Mi sento bella quando so che tutto è sotto controllo, almeno in quell’istante. Mi sento bella quando mi specchio negli occhi e nel viso di mio figlio (che è oggettivamente bello): in quel momento non vedo più le occhiaie, le rughe e la stanchezza. Una “plastic surgery” che mi mette di buonumore, mi fa sentir bella e mi dà la carica per iniziare la giornata.
Quali aggettivi useresti per descrivere te stessa?
Testarda, tenace e dinamica.
“Beyond your limits” è il claim che hai scelto per il tuo sito. Cosa significa, per te, spingersi oltre i propri limiti?
Significa intraprendere una salita, essere disposti a lavorare su se stessi. Nella vita ci si trova spesso a un bivio. Io ne ho trovati molti: “rimango a Milano o provo a trasferirmi a NY”, “continuo a ballare ancora qualche anno o cambio lavoro”, “rimango single and free o provo a metter su famiglia”. Andare oltre i propri limiti significa uscire dalla propria comfort zone. Rischiare ladddove sappiamo che ci saranno delle sfide, per affrontarle piano piano e superarle.
Raccontaci un episodio in cui ti sei spinta oltre i tuoi limiti.
Ho preso parte alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali di Torino, nel 2006, in veste di ballerina. Soffro di vertigini e la coreografia richiedeva di danzare a un’altezza pari a quella del quarto piano di una casa. Grazie a una forte motivazione e a un lavoro psicologico su me stessa, ce l’ho fatta. Col passare degli anni, l’evento che mi ha motivato ha perso importanza, ma la “conquista” mi accompagna sempre.
Un consiglio di bellezza che hai imparato dalle amiche, dalle clienti e dalle colleghe statunitensi e che vorresti condividere.
Proteggere il viso con un filtro solare anche quando nevica e la temperatura scende sottozero: serve a preservare la pelle sana e “giovane” il più a lungo possibile. Perché negli States prendere il sole non è “cool”. Mentre andare in giro con uno strato bianco di crema solare protezione 50+ è considerato “very cool”.
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