La coda di cavallo si conferma l’hairstyle più sorprendente di stagione
- 28 Giugno 2019
- Tendenze
Intramontabile, atemporale, inconfutabilmente chic. E, al contempo, “svelta” e duttile come poche altre acconciature. Non sorprende che la coda di cavallo, perché di lei parliamo, continui a sedurre. Dalla sua ha versatilità e semplicità di realizzazione. Soprattutto, basta sostituire un accessorio per dare all’insieme un sapore completamente diverso.
A riprova, le immagini “rubate” nel corso delle ultime sfilate autunnali: da Parigi a Berlino, da Milano a Londra, la pony tail non ha perso occasione di mostrare di cosa è capace. E cioé: accrescere il fascino (anche) di un look delabrè, sposare semplicità e charme, dissimulare il suo potenziale dirompente. Code raffazzonate e code rigorose: le ultime passerella autunnali ne hanno mostrate di ogni forma, lunghezza e spessore.
Per accompagnare le uscite della Maison Preen, il team GHD ha scelto di raccogliere la chioma in una spessa pony tail trattenuta da un sottile filo in cotone nero. A ispirare Eugene Souleiman, hair designer di fama mondiale e ambassador per il marchio di styler britannico, sono stati concetti quali il viaggio e il mondo nomade. «Poiché gli abiti fluttuano assecondando il movimento delle modelle, ho immaginato un hair look a contrasto», ha spiegato Souleiman. «I capelli sono fermi, come se le ragazze avessero passato due giorni nel caldo torrido del deserto, un cappello calcato in testa. Il risultato è delicato e intricato, e al contempo meravigliosamente selvaggio».



Ed è sempre di Souleiman l’intuizione che ha portato al raccolto esibito dalle modelle nel corso della sfilata newyorkese di Dion Lee. «Quando è arrivato il momento di creare gli hair look non ho pensato alla collezione, ma alla ragazza che avrebbe indossati quei capi, alle persone per cui la collezione era stata progettata», ha motivato l’hairstylist. Il risultato? Una selezione di acconciature forti, cool e al contempo sofisticate. A partire dalla pony tail che Souleiman suggerisce di avvolgere su se stessa e successivamente fermare con un elastico discreto, a creare una di simil-chignon volutamente incompiuto.


Non molto diversa l’interpretazione offerta dal team La Biosthetique nel corso della sfilata parigina di Nobi Talai, disinvolta via di mezzo tra uno chignon accennato a una coda di cavallo rielaborata.

Apparentemente più lineare la scelta di Antony Turner, presenza fissa nel backastage delle sfilate che contano (Jil Sander, Chanel e Proenza Schouler per citarne alcuni) e artefice dei tagli di Kate Moss, Gisele Bunchen, Lara Stone (tra le tante). In merito all’hair look scelto per il defilè di Missoni, ha spiegato: «Desideravo un look liscio, elegante, che potesse evidenziare e, al tempo stesso completare, la collezione. Il challenge è stato riuscire a coniugare il rigore con il glamour di capelli sani e lussureggianti: effetto ottenuto grazie all’uso di extension e ai prodotti Moroccanoil». E all’intuizione di corredare ciascuna pony tail con una ciocca laterale ultra piatta e attentamente sagomata, alla stregua di una basetta dalla linea grafica.


E ancora: per la sfilata di Tibi, Frank Rizzieri, Aveda Guest Artist, ha scelto di realizzare code di cavallo dal finish ultra lisce, trattenute da “cilindri” semi-rigidi dai riflessi luminosi e dalle tonalità a contrasto con quella della capigliatura. Definendolo «un look semplice, simpatico e molto casual».



Simile, per certi versi, lo spunto offerto dall’équipe La Biosthetique in occasione della passerella di Irene Luft Couture, nel corso della Mercedes-Benz Fashion Week di Berlino. I capelli, lunghi ben oltre le spalle, sono raccolti in una rigorosa coda di cavallo trattenuta da un cilindro in pelle lucida. Semplice, lineare ed estremamente elegante.


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